FUTURE STYLE




Deja-vu

Interview ...by Gianni Bragante



Col suo sorriso e la sua straordinaria simpatia, Deja-Vu è riuscito a conquistarsi una gran fetta di pubblico e di ammiratori. Il ragazzo, che incide dischi per la Definitiva Records, sta conoscendo fama ed onori delle cronache del mondo dance grazie soprattutto ad "I Can't Stop", il disco della consacrazione. Con l'uscita del suo nuovo ed singolo "Never", l'italiano che vive a New York si confessa e ci racconta qualcosa di più su di lui e sulle sue aspirazioni professionali.

Buongiorno, caro Paolo.. Per cominciare direi che sia proprio il caso di rompere il ghiaccio con i nostri lettori dicendo loro qualcosa in più di quello che si sa di te.

Molto volentieri, lo faccio subito.Mi chiamo Paolo Cassarino, ho 28 anni e sono nato a New York dove vivo attualmente dopo aver vissuto in Italia per 10 anni.


Chi ha avuto l'idea di usare Deja-Vu come nome d'arte?

Lo abbiamo deciso in gruppo. Ci piaceva il significato " qualcosa di gia' visto" o nel nostro caso, gia' sentito. Ci siamo trovati subito d'accordo.


Dove avete registrato e mixato il singolo "Never" ?

"Never" e' stato registrato e mixato in Sicilia.


Qual è l'argomento del testo del nuovo disco?

Il pezzo parla di una storia tra due ragazzi che incomincia per caso, una storia di poco conto, il solito "flirt" che poi si trasforma in qualcosa di veramente importante. Solo un piccolo esempio per fare capire che nella vita bisogna fare attenzione soprattutto alle piccole cose in genere.



Tu vivi a New York essendo italianissimo. Anche la musica secondo te, è rimasta ferita dopo l'11 Settembre?

Dopo l'11 Settembre ho capito veramente la gravita' della situazione globale. Ho avuto la netta sensazione di vivere in un mondo completamente impazzito. Siamo tutti delle vittime e disprezzo l'indifferenza da parte di coloro che hanno il potere di decidere il destino di milioni di persone. La musica, e' il mezzo di comunicazione piu' bello e forse il piu' potente che esiste al mondo. Per questo motivo, noi tutti, che abbiamo la fortuna di lavorare in questo ambiente, abbiamo l'obbligo di sensibilizzare avvenimenti tipo la guerra, la disoccupazione… cercando di emanare messaggi di speranza a tutti coloro che soffrono, ma soprattutto svegliare coloro che vivono nell'indifferenza totale.


Sembri una persona molto sensibile. Sei un generoso? Daresti parte dei tuoi guadagni per una giusta causa?

Assolutamente si. Per la ricerca sul cancro lo farei anche subito. Attualmente il papa' di un mio amico sta lottando tutti giorni per guadagnarsi un giorno in più, ma questo avviene soprattutto grazie alle terapie a cui viene sottoposto periodicamente. Si sono fatti sicuramente dei passi importanti contro questo male, ma la ricerca ha bisogno dei nostri contributi per sconfiggere il nemico numero uno del XX secolo.


Dimmi Paolo, quali sono le cose nelle quali credi veramente?

Credo tantissimo nell'amicizia. Non riesco ad immaginarmi la vita senza avere i miei amici intorno. Con la maggior parte di loro siamo cresciuti insieme. Sono come i miei fratelli.


Si Se per un motivo qualsiasi dovessi smettere di fare quello che fai, qual è la cosa che ti piacerebbe fare?

Per essere sincero non ho mai pensato a questo particolare, ma credo che mi piacerebbe comunque rimanere nel mondo della musica.


Torniamo alla musica. Avete (tu ed i tuoi produttori) già pronto il progetto per un album?

Non ancora..Nel senso che l'album è in programmazione ma non è ancora pronto.Stiamo lavorando su alcuni pezzi che verranno inseriti nell'album. Prevediamo di farlo uscire entro l'anno.


Mi pare di aver sentito che tu stia ottenendo discreti risultati anche all'estero. Confermi?

Si, confermo. Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. Siamo partiti con un prodotto per l'Italia e inaspettatamente ci siamo ritrovati in giro per l'Europa


In quali paesi il pezzo sta funzionando meglio?

Le soddisfazioni piu' grosse sono arrivati dalla Grecia, dalla Bulgaria e dall'Estonia.


A chi o a cosa ti ispiri maggiormente quando realizzi un pezzo?

Dipende. Ogni pezzo ha la sua storia. Spero di raccontarne ancora tante.


Questa domanda l'ho rivolta anche ad altri tuoi colleghi.Ti rendi conto che in Italia con 10.000 copie ti danno il disco d'oro? Non trovi questa cosa grave?

In effetti mi sembra un numero troppo basso per un traguardo cosi' importante. A me personalmente vanno bene i 10000 anche senza il disco d'oro. Se devo essere sincero per me e' importante fare solo musica, tutto il resto conta poco.


Sei sposato? Hai figli? Hai un hobby in particolare?

Niente moglie, niente figli. Amo lo sport in genere, ma la mia passione e' la grande Juve.


Sei diplomato? Che estrazione scolastica hai?

Mi sono diplomato presso l'Istituto Tecnico Commerciale e ho frequentato qualche anno di Università in Italia.


Ti ritieni un sex symbol? Molte tue fans ti considerano tale…

Assolutamente no. I complimenti fanno sempre piacere, ma preferisco essere apprezzato per la mia musica, più che per il mio aspetto fisico..


Nella vita tutti prima o poi commettono degli errori. Qual è lo sbaglio più grosso che ritieni di avere mai fatto tu?

Di errori ne ho fatti tanti. Forse il più grande è quello di non aver incominciato prima a fare dischi. E' questa la mia strada.




advanced technologic sound magazine
2002 issue 105



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