FUTURE STYLE



EMILIO LANOTTE

Emilio Lanotte, la dance sopra tutto

interview





by Gianni Bragante

Nonostante non sia l'A & R e neppure il Label Manager di nessuna etichetta, è una delle persone che contribuisce a diffondere ed a distribuire la musica da discoteca ed il vinile in particolare in Italia. Questo mese andiamo a conoscere più da vicino Emilio Lanotte, presidente della Level One , società milanese che distribuisce ai negozi di dischi una buona fetta di tutto il materiale di musica dance che viene stampato in Italia.


Caro Emilio, anche se la domanda è d'obbligo, spiegaci da quanto tempo fai parte di questo ambiente e come hai cominciato…

Il mio approccio alla musica si perde nella notte dei tempi. Ho cominciato come dj nella mia terra, la Puglia, per trasferirmi poi a Milano e lavorare in vari locali, uno per tutti l'Open House. Nello stesso periodo (era il 1990) cominciai a lavorare alla Discomagic, rimanendo alla corte di Lombardoni per ben cinque anni. Nel 1995, grazie alla collaborazione del gruppo Sugar, ho fondato la ZAC Distribuzione che è stata un'esperienza breve ma molto intensa. La Zac è durata poco perché gli obiettivi della Sugar erano altri. Ad ogni modo, dopo questa esperienza e visto che a me interessava soltanto la dance, ho trovato nel mio attuale socio Joe T. Vannelli un valido alleato per tre buoni motivi: il primo meramente economico, il secondo che parlavamo solo di dance ed il terzo che ho sentito in lui l'energia giusta per affrontare questa avventura. Così, dopo una notte passata a bere dell'ottimo Chivas del '57 è nato il nome di quella che sarebbe stata la nostra scommessa: LEVEL ONE!

Che persona è Emilio Lanotte, come vive e come pensa uno come te?

Il mio "modus vivendi" professionale è quello di cercare tramite l'ascolto le possibili hits senza pensare in continuazione se le radio passeranno quel pezzo oppure no. Cerco invece di considerare se i djs lo suoneranno in discoteca offrendo così a tutte le labels la possibilità di testare il mercato tramite un distributore di vinile quale siamo noi della Level One. Nella vita di tutti i giorni invece sono uno che ama vivere con pazienza senza però dimenticare la perseveranza per ottenere ciò che vuole.

Soddisfazioni particolari che hai ottenuto da quando sei a capo di questa società?

Dimostrare che con il cuore, pochi soldi ed alcuni amici si poteva riuscire a creare una nuova grande realtà distributiva è stato forse uno dei miei più grandi vanti.

Da come parli sembri veramente "innamorato" del tuo lavoro. Quindi dance, solo dance e per sempre dance?

E' ovvio che questa sia la musica sulla quale mi concentro maggiormente. Io però ascolto (tempo permettendo) da Bach ad Ella Fitzgerald passando per il blues ed il soul. Da bambino ascoltavo i Long Playing di mio padre aiutandolo nelle sue scelte musicali (mio padre è fotografo e realizza video per cerimonie nuziali) già nel 1968, a soli cinque anni.

Hai dovuto, come molti del resto, superare delle difficoltà per arrivare ad occupare il posto che hai?

Diciamo che le difficoltà sono il pane della vita. In questo ambiente secondo me si "combatte" in maniera forse troppo sleale,ma questo avviene un po' in tutti gli ambienti di lavoro. La mia fortuna è stata quella di essere una persona molto paziente e determinata.

In discografia la falsità, l'irriconoscenza e l'ipocrisia godono di grandi spazi. Perché secondo te?

Forse perché qualsiasi cosa tu faccia per un artista (che non nasce artista ma lo diventa grazie a qualcuno che crede in lui e gli offre questa possibilità) non serve a nulla. Il giorno che firmerà il primo autografo, avrà già deciso di cambiare produttore e casa discografica pensando di poter aspirare a traguardi più grandi…

Ci sono delle cose che non rifaresti?

No, direi che rifarei in linea di massima tutto quello che ho fatto finora. Forse passerò per presuntuoso ma lo penso veramente.

Tu sei a capo di una struttura che distribuisce (fisicamente) il materiale a negozi, dj, ecc. Sappiamo tutti (e sarebbe inutile nascondercelo) che in Italia non è che si vendano poi tutti questi dischi. L'avvento di una realtà come Internet, potrebbe aiutare secondo te il settore discografico ad uscire dalla crisi, oppure finirà per farlo affondare definitivamente?

In questa fase il settore è in crisi perché non esistono ancora le leggi adatte su Internet. Sicuramente la rete offre enormi vantaggi per il consumatore finale. Ma statene certi, le multinazionali del disco non regalano nulla, anche se potrebbe sembrare il contrario. Dunque quello che ora perdono grazie alle persone che scaricano i brani da Internet e se li masterizzano, lo recupereranno dopo…

In (quasi) tutti gli altri Paesi ormai i disc-jockey lavorano e mixano con i CD. Quando pensi che questo possa diventare uno standard anche in Italia? Secondo te il buon vecchio vinile tanto caro ai dj potrebbe avere le ore contate?

Credo che manchino ancora almeno tre-quattro anni per questo. A proposito di CD, qui da noi almeno un buon 80% di quelli contenuti nelle borse dei DJs sono dei masterizzati, non certo quelli regolari (meditate gente, meditate…). Io spero nei controlli di chi di dovere. Lode comunque all'Antipirateria che compie ogni giorno un piccolo ma significativo passo avanti.

Voi della Level siete stati gli organizzatori del primo Italian Music Conference di Riccione. Com'è andata dunque la prima edizione di Giugno?

L'Italian Music Conference è una iniziativa che a mio parere porterà benefici al popolo della dance anche perché le premesse della passata edizione sono state ottime. Sono stati molti i contatti acquisiti tra labels e DJs.
La dance italiana continua ad essere considerata tra le migliori del mondo così come lo è la musica melodica di casa nostra (basta pensare a Bocelli, Pausini, Ramazzotti). La manifestazione dovrà diventare un punto di incontro importante per tutti i produttori italiani per dar loro il giusto spazio e permettergli di farsi conoscere. Tutto questo però, a patto che si iscrivano per partecipare e non cerchino (moda molto italiana) l'amico dj per procurarsi il pass e non pagare l'iscrizione. L'apporto di Radio Italia Network e la partecipazione di moltissimi dj e produttori stranieri faranno il resto. Per poter fare tutto questo mi sono "servito" dell'amico Maurizio Clemente, ottimo manager e genio nell'organizzazione di eventi del genere. Coadiuvato da un nutrito staff, ha organizzato questa kermesse.

E adesso?

Beh, adesso ti saluto e vado a casa, mia moglie e mia figlia non mi vedono da stamattina. Sai, anche se non si direbbe, non vivo in Level…






advanced technologic sound magazine
2001 issue 99



| Entrance | Homepage | Current issue | Archives | Site Map |
|
A-Z index : Music Machines - Artists - Producers | Highlights : Music Machines - Artists - Producers |
|
Sutdios | Charts | Party Zone | Audio Interviews | Guests | ShopOnLine | Vintage Machines | Links | Xstras | e-mail | all About Future Style |