MARIO BRUNELLO
cellist
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Mario Brunello (@ SuperQuark , Rai.it)





Mario Brunello and Ivano Battiston (2003), J.S. Bach: Sonata BWV 1029 (1st mov't)


Mario Brunello in concert - Mount Fuji JP - dawn . (2007)


Mario Brunello in concert - Mount Fuji - on the top ,
(2007)


Profile / Biography

Vincitore del Primo Premio all'ottava edizione del Concorso Internazionale Ciaikovsky di Mosca nel 1986, Mario Brunello è richiesto dai maggiori centri musicali europei, americani e giapponesi ed ha suonato con le più importanti orchestre ed i migliori direttori.
Vastissimo il repertorio che si estende da Bach ai contemporanei ed intensa anche l'attività cameristica. Mario Brunello suona spesso in Duo con Andrea Lucchesini e Massimo Somenzi.
Ha suonato con alcune delle più importanti orchestre europee e con celebri direttori fra i quali Semyon Bychkov, Sylvain Cambreling, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Gianluigi Gelmetti, Valeri Gergiev, Carlo Maria Giulini, Eliahu Inbal, Marek Janowski.
Recentemente ha effettuato una tournée europea in Duo con il violinista Frank Peter Zimmermann, una nuova tournée in Giappone ed ha tenuto alcuni concerti a Londra.
Brunello é fondatore e direttore dell' ORCHESTRA D'ARCHI ITALIANA, che fin dai primi concerti ha ottenuto critiche eccellenti e grande successo di pubblico. La formazione fa tesoro di una delle più alte scuole d'arco del nostro Paese, quella veneta, e sta acquisendo, di pari passo con una sempre maggiore autonomia dalla propria guida, un'impronta dal gusto tutto italiano. Un suono generoso, cura del timbro, ricerca di un fraseggio mai scontato: è la lezione ferrea ed illuminante di Mario Brunello, le cui doti di musicista sono amplificate dalla non comune capacità di entrare dentro le ragioni dell'interpretazione e di trasmetterle agli altri.
Gli impegni dell'orchestra per la stagione 2000/01 prevedono la realizzazione di otto nuovi programmi in collaborazione con artisti come Giuliano Carmignola, Franco Gulli, Alexander Lonquich, Andrea Lucchesini, Paul Meyer, Franco Rossi, Bruno de Simone, Giovanni Sollima ed una ripresa del programma già realizzato insieme allo straordinario attore Marco Paolini, NOTTE TRASFIGURATA di Schoenberg.
L'ultima incisione per Agorà è imperniata su musiche di Schoenberg, Stravinskij e Webern.
Mario Brunello ha studiato con Adriano Vendramelli e Antonio Janigro.
Suona un Maggini del XVII secolo appartenuto al grande Franco Rossi.
Source: 2001 Orchestra d'Archi Italiana



Mario Brunello was born in Castelfranco Veneto in Italy in 1960. He studied with Adriano Vendramelli and Antonio Janigro, and in 1986, at the age of twenty-six, achieved fame through winning first prize in the Tchaikovsky International Competition. On that occasion he was also awarded the Special Critics' Prize and the Audience Prize for his performance of the Cello Concerto by Tikhon Khrennikov. He subsequently became active internationally as a soloist, achieving an unassailable reputation through his work with the Orchestra of La Scala Milan under Giulini, the Philharmonia under Sinopoli and with Seiji Ozawa and Zubin Mehta. In December 1988 he was awarded the Aviati Prize by the Italian Association of Music Critics, a prize awarded to the musician considered to have demonstrated the most outstanding achievement in the course of the previous year. He enjoys a reputation today as one of the world's leading cellist, and is in demand from many leading conductors.
He appeared in Japan for the first time at the 3rd Tokyo Summer Festival organized by Arion-Edo Foundation in 1987. He has appeared as soloist in Japan with the Kirov Opera Orchestra under Valeri Gergiev and the NHK Symphony Orchestra under Wolfgang Sawallisch. His recitals have been highly praised in the leading newspapers, reinforcing his status as a giant among the younger generation of Italian musicians. He gave a series of recitals in Japan in November and December 2001 together with the Russian virtuoso pianist Vadim Sakharov, and on 17 and 18 January 2002, he performed at an NHK Symphony Orchestra concert under Paavo Jarvi. As well as performing the Saint-Saens Cello Concerto No.1, he responded to the audience clamour for an encore with an unaccompanied work in a concert that was broadcast nationwide in Japan.
He returned to Japan for the 18th Tokyo Summer Festival in 2002 and had a duo concert with Valery Afanassiev. He also released CDs "Alone" and "Johannes Brahms Cello Sonatas" from Victor Entertainment, which were highly praised by Asahi Shimbun's "Music View (ongaku tembo)" and others. In March 2003, he toured Japan as conductor of the Orchestra d'Archi Italiana in Nagoya, Sapporo, and Tokyo. He also released CDs, "Film" a compilation of classical music which were used in film, "Italia" and "Classic" from Victor Entertainment on that occasion. In December 2003, he appeared on subscription concerts of Kioi Sinfonietta Tokyo as conductor, duo concert with Michie Koyama, and subscription concerts of NHK Symphony Orchestra as soloist. He has been in the position of musical director of Orchestra di Padova e del Veneto since 2002. He has been highly active over recent years and is continuously enhancing his high reputation.
The cello he plays at present is a Maggini instrument made in the 17th century that formerly belonged to the great Franco Rossi.
(2003)


Since 2002 Brunello has an exclusive contract with the Japanese DJV VICTOR label.
He was named Accademico di Santa Cecilia, the youngest musician ever appointed.





Mario Brunello, si è diplomato al Conservatorio di Venezia nel 1982 sotto la guida di Adriano Vendramelli, proseguendo poi gli studi ed il perfezionamento con il grande maestro Antonio Janigro. Fino al 1986 percorre le tappe della sua carriera in orchestra, dapprima con La Fenice di Venezia e più tardi, come primo violoncello, con l'Orchestra della Scala di Milano. Nel frattempo, si appassiona alla musica da camera e vince numerosi concorsi in duo e in trio. L'anno di svolta è il 1986 quando partecipa al "Concorso Internazionale Tchaikovsky" e lo vince, primo italiano nella storia del concorso. Da allora Mario Brunello suona con tutte le più prestigiose orchestre nei centri più importanti del mondo, con direttori quali Carlo Maria Giulini, Valeri Gergiev, Riccardo Muti, Seji Ozawa, Zubin Metha, inoltre, collabora con solisti come Frank Peter Zimmermann, Andrea Lucchesini, Gidon Kremer, Salvatore Accardo. Nel 1994 fonda l'Orchestra d'Archi Italiana. I primi due anni di vita dell'orchestra sono dedicati esclusivamente alla preparazione del repertorio e nel 1996 debutta, iniziando un'attività premiata costantemente da critiche eccellenti e da un grande successo di pubblico. L’orchestra propone un vasto repertorio che comprende sia l'antico che il classico, ma che si allarga sempre di più al Novecento storico fino alla musica contemporanea, momento privilegiato di crescita e di rinnovamento. Mario Brunello è docente dei corsi estivi di perfezionamento dell'Accademia Chigiana, ed è stato nominato, più giovane tra tutti, Accademico di Santa Cecilia. Dal primo gennaio 2002 è direttore musicale dell'Orchestra di Padova e del Veneto.
Source: (2003) Festival Letteratura











Discography

Mendelssohn, Respighi, Faure ( VICC, 2003)
Mario Brunello & Kioi Sinfonietta Tokyo
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Johannes Brahms - Cello Sonatas ( JVC)
Mario Brunello & Andrea Lucchesini
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Bach, Villa-Lobos, Jobim (Aura)
Mario Brunello with Orchestra Villa-Lobos

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Mario Brunello - Alone"


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Violoncelles, vibrez!
Mario Brunello, Giovanni Sollima, celli;
Orchestra d'Archi Italiana (Agorà, 1998)















Listen to Mario Brunello


Rai International - ilCaffe' (22-june-2004 - Inreview
Mario Brunello, violoncellista e concertista
Andrea Lucchesini, pianista
Robert Mc Duffie, violinista














Mario Brunello Photos
     












Mario Brunello - Press

Mario Brunello : " Ho scoperto la poesia “Valore” di Erri ascoltandolo in auto mentre la leggeva in radio; ho subito cercato il libro e l’ho divulgata a questo gruppo di amici con cui già avevo lavorato. E’ un testo che ha tutto quello che serve adesso e colpisce talmente che bisognava assolutamente partire da lì. Tradurre le parole in musica è un’avventura che tutti gli interpreti devono affrontare: quando prendo una musica di Bach, ad esempio, devo avere delle parole dentro di me da proporre, altrimenti le note rimangono un po’ monche e si rischia che la musica arrivi come fosse di sottofondo. Joyce nella fattispecie ha un testo musicale, è una ripetizione di tutti i vocaboli che possono contenere l’acqua. La musica che ci suono sotto durante lo spettacolo si chiama “Concerto rotondo” e fa parte del mio repertorio: è una serie di ritornelli che possono essere ripetuti, variati o amplificati a seconda del momento. La scelta è avvenuta automaticamente, quando Paolini ha detto di voler recitare quel brano. Lo spettacolo in sé è quasi una jam session jazz: dato un tema, poi si improvvisa."
source Festival Letteratura (2003)









Mario Brunello - Agenda










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